Emergenza Covid 19 nei campi profughi palestinesi in Libano
Ci sono anche meno fortunati di noi nella morsa del Coronavirus

E' indispensabile di fornire cibo alle centinaia di famiglie di lavoratori giornalieri e precari nei capmi profughi che, a causa della limitazione della circolazione, non possono lavorare e sono rimasti senza nessun sostegno economico.

agfine 01In Libano il virus comincia a mietere vittime. Ad oggi, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ci sono 733 casi di contagio e 25 vittime. Il Governo libanese ha dichiarato lo stato di emergenza, imponendo alla popolazione limitazioni alla circolazione. Nei campi palestinesi il precario sistema economico è basato sul lavoro giornaliero, per la maggior parte forzatamente in nero, e la limitazione della circolazione sta riducendo la popolazione alla fame e alla disperazione. La situazione del Campo di Shatila, dove vivono oltre 20.000 persone in poco più di 1kmq, desta la preoccupazione più grande. In questo campo, dove in 20 mq vivono normalmente due famiglie, è davvero difficile applicare adeguate misure di sicurezza preventive, vista la fatiscenza e il sovraffollamento delle abitazioni. La carenza di acqua potabile e la ridotta fornitura di energia elettrica, il precario sistema igienico sanitario, la difficoltà di approvvigionamento dei medicinali essenziali, mette tutta la popolazione in gravissimo rischio. Se il Covid-19 arriva nel campo sarà una vera tragedia, considerando anche l’atteggiamento costantemente discriminatorio mostrato dalle autorità libanesi in questi lunghi anni.

Abbiamo per ora sospeso i due nostri asili nido nel campo profughi di Shatila e di Naher El Bared, ed abbiamo sospeso le attività regolari dei due centri giovanili nei campi, che restano tuttavia aperti per le attività di emergenza.
Ora, abbiamo bisogno di fornire cibo alle centinaia di famiglie di lavoratori giornalieri e precari che, a causa della limitazione della circolazione, non possono lavorare e sono rimasti senza nessun sostegno economico.

Grazie ai fondi raccolti, finora siamo riusciti a distribuire materiali igienici (Sapone, spray disinfettante ecc..) ad alcune famiglie più in necessità.  E’ iniziata  la distribuzione di 1000 pacchi di cibo, contenenti 21 elementi di prima necessità, sufficienti per due settimana. Stiamo cercando di offrire tutto il nostro piccolo sostegno al comitato locale per arginare il grave l’impatto dell’epidemia nel campo.

Abbiamo fortemente bisogno, mai come ora, del vostro sostegno. Ogni centesimo è importante, in quanto si traduce direttamente nella difesa della vita dei meno fortunati.

Siamo coscienti di chiedere molto, in questo momento difficile per tutti. Tuttavia siamo anche convinti che lo spirito di solidarietà troverà il modo di tendere una mano di amicizia ai nostri amici che sul campo affrontano situazioni disperate.

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