Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP)
Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP); a volte è utilizzato anche l'acronimo inglese PFLP) (arabo: al-Jabha al-sha`biyya li-tahrīr Filastīn) è una formazione politica e militare palestinese di ispirazione marxista-leninista.
Il FPLP, fondato nel 1967, nacque da una costola del Movimento dei Nazionalisti Arabi (MNA, in lingua araba Harakat al-Qawmiyyīn al-Arab), fondato già nel 1953 da George Habash, un palestinese cristiano di Lidda. A 22 anni, Habash si recò in Libano per studiare medicina nell'Università Americana di Beyrut, laureandosi nel 1951.
Già in quegli anni George Habash si convinse che la rivoluzione palestinese potesse nascere solamente da un progetto più ampio di "rivoluzione araba".
In un'intervista concessa al giornalista statunitense John Cooley, Habash vedeva la disfatta araba come la conseguenza di un gap culturale e tecnologico fra mondo arabo in generale (e Palestina in
Il Movimento dei Nazionalisti Arabi aprì sue branche clandestine in diversi Paesi arabi, inclusa la Libia, l'Arabia Saudita e il Kuwait, all'epoca ancora sotto dominazione britannica. Era convinto assertore del secolarismo e, in campoo economico, del socialismo e preconizzala la lotta armata contro Israele. In collaborazione con l'Esercito di Liberazione della Palestina (ELP), l'MNA organizzò gli Abtal al-‘Awda (Gli eroi del Ritorno [in Palestina]), come gruppo di commando nel 1966. Dopo la guerra dei sei giorni del giugno 1967, questo gruppo si presentò in agosto con due altre formazioni: la Gioventù per la Vendetta e il Fronte per la Liberazione della Palestina (FLP) di Ahmad Jibril, filo-siriano, per formare insieme il FPLP, con Habash come leader.
Dai primi del 1968, il FPLP aveva addestrato da 1.000 a 3.000 guerriglieri palestinesi. Riceveva finanziamenti dalla Siria (dove era anche il suo Quartier Generale) e uno dei suoi campi d'addestramento si trovava ad al-Salt (Giordania). Nel 1969, il FPLP si dichiarò un'organizzazione marxista-leninista, ma rimanendo comunque fedele agli ideali del Panarabismo, giudicando la lotta palestinese parte della più ampia rivolta contro l'imperialismo occidentale, allo scopo anche di unire il mondo arabo rovesciandone i regimi "reazionari". Pubblicò un giornale, al-Hadaf ("Il fine"), edito dal poeta Ghassan Kanafani.
Nel 1968, Ahmad Jibril ruppe con il FPLP, per formare il filo-siriano Fronte Popolare di Liberazione della Palestina - Comando Generale (FPLP-CG).
Nel 1969, il Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina (FDLP) fu formato come organizzazione separata, ostensibilmente maoista, sotto Nayef Hawatmeh e l'arabo cristiano Yasser Abd Rabbo, ma inizialmente il suo nome fu Fronte Democratico Popolare per la Liberazione della Palestina (FDPLP).
Nel 1972, il Fronte Popolare Rivoluzionario per la Liberazione della Palestina (FPRLP) nacque, staccandosi anch'esso dal FPLP di Habash.
Il FPLP ebbe rapporti assai agitati con colui che un tempo era stato il vice di George Habash, Wadie Haddad, che infine fu espulso. Vi sono sospetti che egli fosse un agente sovietico infiltrato, ma la cosa non fu mai dimostrata.
Il FPLP aderì nel 1968 all'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), che radunava tutte le organizzazioni palestinesi militanti, diventando la seconda organizzazione più numerosa al suo interno, dopo il Fath di Yasser Arafat. Nel 1974, esso abbandonò il Comitato Esecutivo (CE) dell'OLP (ma non l'OLP) per raggiungere il cosiddetto "Fronte del Rifiuto", accusando l'OLP di abbandonare il fine della distruzione di Israele in cambio di una soluzione binazionale della questione palestinese, avversata decisamente dal FPLP. Il Fronte tornò a far parte del CE dell'OLP nel 1981.
Oggi il FPLP vanta un seguito abbastanza limitato all'interno dei Territori Occupati. Habash si ritirò dalla direzione del Fronte nel 2000 e a lui succedette Abu Ali Mustafa, ucciso dagli israeliani nel 2001. Gli Stati Uniti e l'Unione Europea hanno inserito il FPLP nell'elenco delle organizzazioni terroristiche.
L'attuale segretario del FPLP è Aḥmad al-Saʿdāt, condannato per l'omicidio del ministro israeliano del Turismo, Rehavam Ze'evi, è stato rapito dagli israeliani durante l'assalto a Gerico.
Un simbolo dell'FPLP è la Kefiah bianca e rossa.