hamas

Hamas, acronimo di Harakat al-Muqāwama al-Islāmiyya, "Movimento di Resistenza Islamico", ovvero, "entusiasmo, zelo") è un'organizzazione palestinese di ispirazione religiosa islamica, di carattere politico e paramilitare, che ha ottenuto nelle ultime elezioni la maggioranza dei seggi dell'Autorità Nazionale Palestinese.
Fondata dallo Shaykh Ahmad Yasin, Abd al-Aziz al-Rantissi e Mohammad Taha nel 1987 come appendice dei Fratelli Musulmani, punta alla creazione di uno Stato islamico in Palestina. Ha effettuato inizialmente alcuni attentati suicidi contro l'esercito israeliano e le forze di occupazione nei territori rivendicati dai palestinesi: tali azioni hanno causato anche vittime civili. Hamas gestisce anche ampi programmi sociali, e ha guadagnato popolarità nella società palestinese con l'istituzione di ospedali, sistemi di istruzione, biblioteche e altri servizi in tutta la Cisgiordania e Striscia di Gaza.
Lo Statuto di Hamas richiede la distruzione dello Stato di Israele e la sua sostituzione con un Stato islamico palestinese nella zona che ora è Israele, la Cisgiordania e la Striscia di Gaza. La stessa carta dichiara che "Non esiste soluzione alla questione palestinese se non nel jihad".
L'ala politica di Hamas ha vinto numerose elezioni amministrative locali in Gaza, Qalqilya, e Nablus. Nel gennaio 2006, Hamas con una vittoria a sorpresa alle elezioni parlamentari palestinesi, ottenne 76 dei 132 seggi della camera, mentre al-Fatah ne ottenne solo 43.
A seguito della Battaglia di Gaza (2007) i funzionari eletti di Hamas sono stati eliminati fisicamente o allontanati dalle loro posizioni dall'Autorità Nazionale Palestinese in Cisgiordania, e i loro posti sono stati sostituiti dai rivali di Fatah e da membri indipendenti; molti palestinesi e altri esperti considerano questa mossa illegale. Il 18 giugno 2007, il Presidente palestinese Mahmoud Abbas (Fatah) ha emesso un decreto che mette fuorilegge le milizie di Hamas.
 Hamas è elencata tra le organizzazioni terroristiche dal Canada,Unione Europea, Israele, Giappone, e Stati Uniti, e è bandita dalla Giordania. Australia e Regno Unito elencano solo l'ala militare di Hamas, le Brigate Izz ad-Din al-Qassam, come organizzazione terroristica. Gli Stati Uniti e l'Unione Europea hanno effettuato misure contro Hamas a livello internazionale. Secondo il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti il gruppo ottiene finanziamenti da Arabia Saudita, Iran, espatriati palestinesi e benefattori privati. 
L'ala militare di Hamas, nata nel 1992, prende il nome di Brigate Ezzedin al-Qassam per commemorare lo Shaykh ʿIzz al-Dīn al-Qassām, il padre della moderna resistenza araba, ucciso dai britannici nel 1935.
Altre volte gli armati di Hamas si definiscono Studenti di Ayāsh, Studenti dell'Ingegnere, Unità Yaḥyà Ayāsh per commemorare Yahya Ayyash, l'ingegnere degli esplosivi responsabile per la morte di più di 50 israeliani e ucciso nel 1996.
Ḥamās, nasce inizalmente presso i campi dall'azione dei profughi palestinesi Fratelli musulmani.
Fino alla guerra dei sei giorni del 1967 Gaza era controllata dall'Egitto e in questo il presidente Gamal Abdel Nasser contrastava fortemente i gruppi estremisti come i Fratelli musulmani. Dopo la guerra Gaza venne controllata da Israele e quindi il gruppo ebbe maggiori libertà di movimento.
 Il gruppo fu finanziata direttamente e indirettamente durante gli anni '70 e '80 da vari Stati, ad esempio Arabia Saudita e Siria. A quel tempo, il braccio politico-caritatevole di Hamās era ufficialmente registrato e riconosciuto in Israele. Lo stesso Menachem Begin, appena eletto Primo Ministro per il partito Likud nel 1977, diede l'assenso alla regolare registrazione in Israele della «al-Mujamma‘ al-Islāmī» (Associazione Islamica), movimento collegato ai Fratelli Musulmani e fondato dalla sceicco Aḥmad Yāsīn.
Molti esperti concordano che sebbene Israele non abbia mai sostenuto direttamente Ḥamās, le permise di esistere per opporsi al movimento laico al-Fath di Yasser Arafat.  Citiamo per tutti, Tony Cordesman, l'analista per il Medio Oriente del Center for Strategic Studies : Israele «ha aiutato Hamas in modo diretto e indiretto per usarla come antagonista dell'OLP» .
Il gruppo si astenne dalla politica durante gli anni '70 e i primi anni '80, concentrandosi su problemi morali e sociali come attacchi alla corruzione, l'amministrazione degli awqāf (fondazioni pie) e organizzando progetti comunitari. Verso la metà degli anni '80, tuttavia, il movimento fu sottoposto alla scalata del bellicoso shaykh cieco Ahmad Yāsīn e iniziarono forti attriti e scontri contro gli altri gruppi palestinesi, principalmente di ispirazione laica. Nel 1984, a seguito di una segnalazione da parte di membri di Fatah, l'IDF individuò un deposito di armi del gruppo di Yāsīn. Lo stesso venne arrestato ed interrogato affermò che le armi non sarebbero state impiegate contro Israele, ma contro i gruppi palestinesi antagonisti: questo e l'idea che il suo gruppo non costituisse una minaccia contro la nazione (che allora vedeva l'OLP come principale nemico) lo portò ad essere scarcerato dopo un anno.
L'acronimo "Ḥamās" apparve per la prima volta nel 1987 in un volantino che accusava i servizi segreti israeliani di minare la fibra morale dei giovani palestinesi per poterli reclutare come collaborazionisti. L'uso della forza da parte di Ḥamās apparve quasi contemporaneamente alla prima Intifāda, iniziando con "azioni punitive contro i collaborazionisti", progredendo verso obiettivi militari israeliani ed infine con azioni terroristiche che prendevano di mira i civili. Così come i suoi metodi sono cambiati dalla sua nascita, è cambiata anche la sua retorica, che adesso afferma che i civili israeliani sono "bersagli militari" in virtu del fatto di vivere in uno Stato altamente militarizzato in cui vige la coscrizione. Nel frattempo sono nate anche alcune divisioni all'interno del gruppo.
Secondo la bibliografia semi-ufficiale di Ḥamās Truth and existence, l'organizzazione si è evoluta attraverso quattro fasi principali:
1. 1967-1976: Costituzione dei Fratelli Musulmani nella Striscia di Gaza di fronte all'"oppressivo" dominio israeliano. 
2. 1976-1981: Espansione geografica tramite partecipazione o in alcuni casi fondazione di associazioni professionali nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, come al-Mujamma` al-islāmī, al-Jam`iyya al-islāmiyya, e l'Università Islamica di Gaza. 
3. 1981-1987: Ḥamās esercita una certa influenza politica attraverso la fondazione di meccanismi di azione e di preparazione alla lotta armata. 
4. 1987: Fondazione di Hamas come braccio combattente dei Fratelli Musulmani in Palestina ed il lancio di un continuo jihad. 
Molti esperti concordano che la "vera" storia di Ḥamās inizia solo nel momento della scalata al potere a metà degli anni '80: loro opinione è che prima fosse una organizzazione con una visione politica estremamente limitata.
Mentre questo riflette le attività di Ḥamās nella Striscia di Gaza, i loro colleghi in Cisgiordania ebbero uno sviluppo molto differente, all'inizio con meno enfasi nella creazione o nel controllo di istituzioni pubbliche. Il movimento dei Fratelli Musulmani in Cisgiordania costituì una parte integrante del movimento islamico giordano, che per molti anni è stato allineato con il regime hashemita. Inoltre, i Fratelli Musulmani in Cisgiordania avevano un profilo socio-economico più elevato - commercianti, proprietari terrieri, burocrati e professionisti della borghesia. Entro la metà degli anni '80, i Fratelli Musulmani controllavano una significativa parte delle posizioni nelle istituzioni religiose della Cisgiordania.
Il 26 gennaio 2004, uno dei capi di Hamas Abd al-Aziz al-Rantissi offrì una tregua ( hudna) di 10 anni, in cambio del totale ritiro da parte di Israele dei territori conquistati durante la Guerra dei sei giorni e l'istituzione di uno stato palestinese, offerta ripetuta dopo la vittoria alle elezioni legislative del 2006, accettando l'iniziativa di pace araba del 2002. Il capo di Hamas Ahmad Yasin affermò che il gruppo avrebbe accettato uno stato palestinese in Cisgiordania e Gaza. Rantissi ammise che "Allo stato attuale delle cose, sarebbe stato difficile liberare tutta la nostra nazione, pertanto accettiamo una liberazione in fasi."
Il 25 gennaio 2006, nonostante tutti i sondaggi lasciassero intendere diversamente, Ḥamās ha vinto con una larga maggioranza le elezioni legislative. Precedentemente alle elezioni aveva dichiarato una sospensione delle sue azioni, decisione non sempre rispettata dai gruppi di militanti che fanno parte della sua struttura, e seguita nell'aprile del 2006 dalla rinuncia agli attacchi terroristici, ritenuti non più compatibili con la "nuova era in cui era entrata l'organizzazione. 
A seguito della vittoria grande preoccupazione si è levata nel mondo occidentale a causa della natura del movimento, da molti ritenuta terroristica. L'Unione Europea ha vincolato la prosecuzione del sostegno all'Autorità Nazionale Palestinese a Tre princìpi, definite dalla comunità internazionale:
• Ḥamās deve rinunciare alla lotta armata; 
• Ḥamās deve riconoscere il diritto di Israele ad esistere; 
• Ḥamās deve appoggiare chiaramente il processo di pace nel Vicino Oriente, come deciso in base agli Accordi di Oslo. 
A capo del governo palestinese siede per la prima volta un leader di Ḥamās, Ismail Hanyeh.
Attualmente, a seguito di una serie di scontri con l'organizzazione rivale Al Fatah, Hamas ha assunto il controllo della Striscia di Gaza, mentre la zona cisgiordana è tornata sotto il controllo di Fatah e Abu Mazen. Quest'ultimo, come presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, è di fatto divenuto l'interlocutore ufficiale dei paesi occidentali per quello che riguarda il popolo palestinese, pur non essendo il suo governo espressione del risultato delle elezioni del 2006.
Va precisato che quella parte della popolazione palestinese che ha partecipato alle elezioni si trova esclusivamente nei cosiddetti "territori occupati" (Striscia di Gaza e Cisgiordania) della Palestina. La maggioranza dei palestinesi, residente dal 1948 in poi negli svariati campi profughi al di fuori della Palestina, non risiedendo nei territori occupati, non ha diritto di voto né per le elezioni palestinesi, né per quelle degli Stati in cui i palestinesi risiedono sotto lo status di rifugiato politico.
La Carta del Movimento di Resistenza Islamico, ovvero il documento fondatore di Ḥamās, approvato nell’agosto del 1988. non definisce in modo particolare la struttura dell'organizzazione.
La Guida suprema dentro Ḥamās, ha il ruolo di massima autorità politica e religiosa,che prende le decisioni più importanti.
Le più alte istituzioni riconosciute di Ḥamās sono il Consiglio (Shura), e l’Ufficio Politico.
La Shura, comprende una cinquantina di membri, ed è composta da figure di spicco del mondo religioso islamico presenti nel movimento.
Con sede all'estero fuori dai confini della Palestina,per la precisione in Siria, rispondente esclusivamente alla Shurà e diviso al suo interno per competenze specifiche di settore, l'Ufficio Politico funge sostanzialmente da ministero dell'Informazione e degli Esteri.
Poi c'è Da‘wa “La Chiamata”, una rete che gestisce l'attività di reclutamento, di assistenza sociale e di raccolta fondi all'estero.
L’A‘lām, ente che gestisce le operazioni di propaganda, dell’informazione e dell’indottrinamento ideologico in Palestina.
Questo ente civile possiede una stazione radio ed una televisione.
La carta costitutiva di Hamās, scritta nel 1988, dichiara che il suo obiettivo è di "sollevare la bandiera di Allah sopra ogni pollice della Palestina", cioè di eliminare lo Stato di Israele e sostituirlo con una repubblica islamica. Questo rende Hamās del tutto diversa rispetto ai movimenti cosiddetti integralistici musulmani che propugnano la lotta in tutto il mondo islamico: Hamās limita rigidamente infatti, per statuto, la sua attività di lotta alla sola Palestina.
La carta cita una serie di teorie cospiratorie antisioniste; essa dichiara che i Protocolli dei savi di Sion sono autentici, e che la massoneria, il Lions Club e il Rotary "lavorano nell'interesse del Sionismo" segretamente. I membri di Ḥamās inoltre dichiarano che il popolo ebraico è collettivamente responsabile della Rivoluzione francese, del "colonialismo occidentale", del comunismo e di entrambe le guerre mondiali.
I massimi leader di Hamās sono promotori della negazione dell'Olocausto. Secondo il MEMRI, 'Abd al-'Azīz al-Rantīsī - co-fondatore di Hamas assieme ad Ahmed Yassin - in un articolo su Al-Ristala (pubblicazione settimanale di Hamas) avrebbe definito la Shoah "il falso olocausto" e "la più grande delle menzogne", ed affermato che l'Olocausto non è mai avvenuto, che i sionisti erano dietro le azioni dei nazisti e che il sionismo finanziò il nazismo. In questo articolo Rantissi avrebbe altresì negato l'esistenza delle camere a gas nonché espresso sostegno ai negazionisti Roger Garaudy, David Irving, Gerd Honsik e Fredrick Töben; avrebbe inoltre affermato che "i nazisti ricevettero notevoli aiuti finanziari dalle banche e dai monopoli sionisti, e ciò contribuì alla loro ascesa al potere"; avrebbe infine accusato la investment bank berlinese Mendelssohn & Co., di proprietà ebraica, di aver finanziato i nazisti, definendola "banca sionista".[26]
I miliziani di Hamās, specialmente quelli delle Brigate Izz al-Dīn al-Qassām, hanno sferrato numerosi attacchi tra cui alcuni attacchi suicidi di larga scala contro obiettivi civili israeliani. Per citare i più noti: il massacro di Pesach nel marzo del 2002, in cui 30 persone furono uccise a Netanya; il massacro sull'autobus numero 20 di Gerusalemme nel novembre dello stesso anno 2002 (11 morti); il massacro sull'autobus numero 2 di Gerusalemme nell'agosto del 2003 (23 morti); l'attacco alla città di Be'er Sheva nell'agosto del 2004, (15 morti). L'ultimo attacco fu dell'agosto del 2005 che fece 7 feriti, dopodiché Hamas rispettò la tregua offerta nel 2004 (hudna). Hamās ha anche usato donne-bomba, per esempio una madre di sei figli e una di due minori di 10 anni. Al contrario di al-Fath, a tutt'oggi Hamās non ha usato bambini-bomba.
Ḥamās ha anche attaccato obiettivi militari israeliani, uomini palestinesi sospettati di collaborazionismo nonché rivali di al-Fatḥ.
In tempi recenti, Ḥamās ha fatto uso di razzi di tipo "Qassām" per attaccare città israeliane nel deserto del Negev, ad esempio Sderot. La nascita dei razzi "Qassām-2" ha dato la possibilità all'organizzazione di attaccare anche grandi città israeliane quali Ashkelon; ciò ha prodotto enorme preoccupazione nella popolazione israeliana e diversi tentativi da parte dell'esercito israeliano di fermare la proliferazione e l'uso di tali razzi, anche se il numero di vittime è stato molto ridotto (circa 20 in una decina di anni).
Oltre alle attività militari e terroristiche, occorre dire che Ḥamās promuove diversi programmi di previdenza sociale e istruzione. Da parte dei suoi oppositori, tali programmi sono considerati come parte di una politica parastatale, come esercizi per la propaganda e il reclutamento, o come entrambi. In ogni modo, queste attività sociali di Hamās sono profondamente radicate nella Striscia di Gaza. Includono istituti religiosi, medici e in generale aiuti sociali ai civili meno abbienti. Va specificato che il lavoro che Ḥamās compie in questi ambiti è attività separata dall'assistenza umanitaria fornita dall'UNRWA (United Nations Relief Works Agency). Nel dicembre del 2001, il fondo caritatevole Holy Land Foundation for Relief and Development è stato accusato di finanziare Ḥamās.
Hamās può contare su un numero sconosciuto di fedelissimi e su decine di migliaia di simpatizzanti e aiutanti. Riceve soldi da esuli palestinesi, dall'Iran, da benefattori privati in Arabia Saudita e da diversi altri Stati arabi. Raccolte di fondi e campagne di propaganda pro-Ḥamās esistono anche in Europa, Nord America e Sud America.
Si ritiene che Ḥamās abbia decine di siti web; una lista aggiornata è consultabile presso l'Internet-Haganah. Il principale sito di Ḥamās fornisce traduzioni di comunicati ufficiali e propaganda in svariate lingue: persiano, urdu, malese, russo, inglese e naturalmente arabo.
Nella Striscia di Gaza, l'Autorità Nazionale Palestinese sta perdendo potere a beneficio di Ḥamās, in particolar modo nel campo profughi di Jabāliya, nelle sue vicinanze e a Dayr al-Balāh al centro della Striscia, ad Abasan e nella regione del Dahaniyeh nel sud.
Nello statuto si afferma che la Palestina non potrà essere ceduta, anche per un solo pezzo poiché essa appartiene all'Islam fino al giorno del giudizio.
 
Pur essendo la cancellazione di Israele un punto riccorrente nella sua propaganda, è da notare che questa era stata rimossa dal programma con cui il gruppo si presentò alle elezioni del 2006, anche se in questo rimanevano riferimenti alla necessità di difendersi dall'occupazione con ogni mezzo, armi comprese.
Personalità di Hamas [modifica]
• Ahmed Yassin. Fondatore 
• Mahmud al-Zahar. Co-fondatore di Hamās e suo portavoce ufficiale 
• Khaled Meshaal. Capo dell'Ufficio politico di Ḥamās 
• Mohammad Dief. Comandante supremo dell’ala militare di Ḥamās 
• Ahmad Jaberi. Vice comandante di Mohammad Dief 
• Marwan Isa. Vice comandante di Mohammad Dief 
• Muhammad Abu Shamala. Comandante militare della zona Sud della Striscia di Gaza 
• Muhammad Sanwar. Comandante militare della città di Gaza, Raed Saad 
• Ahmad Ghandur. Comandante militare nel Nord della Striscia di Gaza 
• Abu Tir. Figura religiosa e leader di Hamās a Gerusalemme 
• Shaykh Hasan. Figura religiosa e leader di Hamās in Cisgiordania