Abdel Shafi
Abdel Shafi, nato a Gaza nel 1919, proprio al termine dell'occupazione Ottomana della Palestina. Uno dei 6 figli dello Sceicco Muheiddin Abdul Shafi,capo dell'Alto Consiglio Islamico (Waqf – l'Autorità che amministrava gli affari dei Musulmani in Palestina) e custode dei sacri luoghi a Gaza e (dal1925-27) ad Hebron.
Frequentò le scuole elementari a Gaza; le scuole superiori come alunno del Collegio Arabo di Gerusalemme, laureto nel 1936. Andò a Beirut a studiare medicina all'Università Americana, dove si unì al Movimento Nazionalista Arabo (dedicato al nazionalismo Arabo e alla fondazione di uno stato Palestinese).
Laureatosi nel 1943, andò a lavorare all'Ospedale Municipale del mandato governativo britannico
(Mustashfa Al-Baladiya) a Giaffa.
Nel 1944 si unì a Jaysh al-Badiah (armata del deserto) dell'Esercito Giordano Britannico, allora parte di una nuova Nona Armata Britannica che avrebbe dovuto aprire un secondo fronte – che non fu mai materializzata – nei Balcani. Passò invece la guerra in varie località della Palestina: Al Azraq, Ashona, Gerico, Gaza. Rassegnò le sue commissioni al termine della guerra ed entrò nella pratica privata. Co-fondò un ramo della Società Medica Palestinese (1945), e partecipò al primo Congresso Medico Palestinese nel 1946.
Fornì aiuto medico ai guerriglieri Palestinesi negli scontri tra Ebrei ed Arabi che seguirono la risoluzione di divisione delle NU nel 1947. Guidò una stazione di soccorso medico a Gaza, durante la prima guerra Arabo-Israeliana (1948), quando Gaza venne inondata da 200.000 rifugiati palestinesi. Lavorò a stretto contatto con i Quaccheri, che fornivano soccorso umanitario per i palestinesi a Gaza finché non venne istituita l'UNRWA nel 1951. Lasciò Gaza per gli Stati Uniti,
dove studiò chirurgia all'Ospedale Miami Valley di Dayton, Ohio. Ritornò a Gaza – ora sotto controllo egiziano – nel 1954, lavorò come chirurgo per gli Egiziani all'Ospedale di Tal Zahur.
Israele invase ed occupò temporaneamente Gaza nel 1956, istallando un consiglio municipale con Abdel Shafi come uno dei suoi 10 membri. Si guadagnò una reputazione da agitatore paragonando il ruolo di Israele sfavorevole al controllo egiziano, e rifiutandosi di servire nel
consiglio.
Nel 1957 sposò Hoda Khalidi, figlia di una importante famiglia di Gerusalemme, rifugiata ad Alessandria dalla guerra del 1948. Nominato dagli Egiziani come capo dei servizi medici nella Striscia di Gaza, 1957-60; in questo periodo divenne un forte ammiratore ed un amico
personale di Gamal Abdel Nasser. Tornò alla pratica privata nel 1960.
Divenne presidente del Primo Consiglio legislative in Gaza (1962-4). Inoltre delegato della Prima Conferenza Palestinese
(Palestinia National Congress) che si riunì a Gerusalemme nel 1964 e fondò il PLO (sotto Ahmed Shukeiry). Fu membro della prima Commissione Esecutiva del PLO (1964-5). Sviluppò una Costituente ed una base politica attraverso il sistema clinico di Gaza e, dal 1966 fu la figura guida nella Striscia di Gaza.
Lavorò come volontario all'Ospedale Shifa di Gaza nel 1967, quando Israele occupò Gaza, questa volta a lungo. Fu detenuto temporaneamente da Israele alla fine della guerra, sospettato di aver
sostenuto le attività militari di Gorge Habash PFLP, un germoglio del Movimento Arabo Nazionalista. (Abdel Shafi nega l'appetenza, ma esprime simpatia per i suoi scopi). Su rilascio, rifiuta qualsiasi collaborazione con i piani di Israele di legare Gaza ad Israele tramite lo sviluppo di una infrastruttura comune, come punizione Moshe Dayan lo espulse per tre mesi nell'isolato villaggio di Nahal nel Sinai nel 1969. Deportato ancora il 12 settembre 1970, questa
volta in Libano per due mesi, insieme ad latri 5 importanti membri della leadership di Gaza, come rappresaglia per un dirottamento di PFLP.
Fondatore e direttore della Mezza Luna palestinese nella Striscia di Gaza dal 1972, forniva assistenza medica gratuita ed un forum per le attività culturali Si distanziò dall'Egitto dopo gli accordi di Camp David del settembre 1978, nei quali vide come un Egiziano vende i Palestinesi per riavere il Sinai. Dopo un'opposizione vocale agli Accordi, Israele lo confinò a Gaza e minacciò la chiusura della Luna Rossa di Gaza.
Nel maggio del 1988, durante la prima Intifada, fu uno dei tre Palestinesi (gli altri erano Saeb Erekat e Hanan Ashrawi) a partecipare ad un Town Hall meeting nella ABC Nightlines da
Gerusalemme. Punto di svolta nella percezione del PLO: Guidò gli elementi palestinesi della delegazione di Pal-Giordana alla Conferenza di Pace di Madrid nel 1991, e di conseguenza guidò la squadra dei negoziatori Palestinesi per 22 mesi nei colloqui di Washington (1992-3).
Si dimise dalla delegazione nell'aprile 1993 (sugli insediamenti). Riprese la posizione su pressione – soltanto per affrettare la sospensione della posizione palestinese nei colloqui del maggio 1993: "Dall'inizio dei negoziati a Washington, abbiamo insistito che Israele fermasse il processo degli insediamenti, perché è una contraddizione in termini di referenza. Quando Israele rifiutò di
fermarlo e lo sponsor americano non obbligò Israele ad attenersi ai termini di riferimento, il processo di pace perse la sua credibilità.". Alla fine arrivò alla rottura con il gruppo dei
negoziatori palestinesi su Oslo. Abdel Shafi fu uno dei primi a predire che il trattato di Oslo sarebbe crollato, perché non aveva trattato il problema degli insediamenti.
Eletto nel Consiglio Legislativo Palestinese nel 1966 come membro di Gaza, guadagnò il più alto numero di voti di qualsiasi membro. Corse per la carica di portavoce del PLC, ma perse a favore diAhmed Qurai' (Abu Ala) da 57-31 voti; invece ottenne la guida della Commissione Politica del PLC. Uscì dall'incontro del Palesatine National Congress argomentando che Arafat non avrebbe dovuto modificare la Carta PN per riconoscere Israele finché anche Israele non avesse fatto il
reciproco riconoscimento. (Sebbene sostenga la soluzione dei Due Stati : "Non è un problema di coesistenza. La presenza ebraica è una realtà da riconoscere").
Annunciò la sua intenzione a ritirarsi dal PLC nell'ottobre del 1997 (effettiva dal 30 marzo 1998) sostenendo che non aveva alcun potere reale per cambiare la situazione palestinese; inoltre chiese maggiore democrazia nel PNA, ed unità nella guida nazionale.
E' stato a lungo fautore di una leadership palestinese meno Autorità Palestinese centrica (e meno Arafat centrica). Nell'aprile del 1998 iniziò colloqui unitari con tutte le fazioni di Gaza, includendo Fatah, Hamas, la Jihad Islamica e la sinistra PFLP e DFLP. Descrive l'intifada di Al-Aqsa come un rifiuto spontaneo di dieci anni di negoziati senza frutto che Israele ha usato per creare fatti sul
terreno; sostiene il diritto dei palestinesi di lottare, ma si oppone alle bombe suicide ed è critico sulla disorganizzazione della resistenza. Spinge PA ad organizzare l'intifada, piuttosto che
distanziarsi da essa e di allargare la base democratica formando un governo a larghe intese anche se ciò comporta l'accordo con gruppi inaccettabili alla pubblica opinione occidentale come Hamas la Jiahd islamica: "E' nostro diritto, non è un affare degli USA né della Comunità Europea come gestiamo i nostri problemi, per stabilire un'autorità di unità nazionale è un nostro compito privato".
Auspicò il governo di unità palestinese per dimostrare al mondo la natura difensiva essenziale della resistenza palestinese lottando solo nei Territori Occupati e solo contro l'espansione degli
insediamenti e le attività ad essa correlate come la demolizione e l'esproprio dei terreni agricoli: "Credo che dovremmo guardare in faccia al mondo con questa posizione. Dovremmo rendere questo molto chiaro agli Americani ed agli Israeliani. Non siamo interessati ad uccider gli Ebrei, ma combattiamo dovunque gli Israeliani continuano a costruire insediamenti, o quando vedono la necessità di demolire una casa, una fattoria o degli alberi,allora dovremmo combattere. Dobbiamo focalizzare il nostro fuoco sugli insediamenti illegali – soprattutto i nuovi. Qui dobbiamo fermare l'espansione del sionismo,ed è nostro diritto secondo la legge internazionale, nel quadro dei riferimenti e sostenuti dalla pubblica opinione mondiale".
Tiepido sulla Road Map, crede che la fine degli insediamenti dovrebbe occupare tutte le energie della resistenza Palestinese e, solo allora fare passi verso la soluzione dei due stati sulla base dei confini del 1967. Nessun negoziato finché continuano gli insediamenti sarebbe solo una perdita di energie palestinesi.
ll dr Haidar Abdel Shafi: Fisico; primo leader secolare nazionalista Palestinese nella Striscia di Gaza. Figura non partigiana di grande rispetto, sebbene collegata al Partito del Popolo Palestinese (precedentemente il Partito Comunista Pal.). Regolarmente detiene il 5-10% del sostegno popolare nel JMCC sondaggi di pubblica opinione. Fisico; capo della Società della Mezza Luna nella Striscia di Gaza; Commissario Generale della Commissione Palestinese Indipendente per i Diritti dei Cittadini. Membro fondatore dell'Iniziativa Nazionale Palestinese, lanciata nel giugno del 2002; ed inoltre membro del Quadro Amministrativo dell'Università di Birzeit.
traduzione di Associazione per la pace