2005 - Inizio gennaio, un blindato israeliano uccide otto ragazzi palestinesi. Abu Mazen candidato favorito alle presidenziali parla di “nemico sionista,diritto di ritorno dei   profughi, ecc.”  e ricorda la lotta di Arafat; il governo israeliano è preoccupato. Abu Mazen è eletto presidente dall’ Entità nazionale palestinese. Abu Mazen incontra A.Sharon in Egitto. Il presidente Busch conferma che i palestinesi hanno diritto a un loro stato “non spezzettato”. Vengono formulate tante buone intenzioni ma la condizione è che  i palestinesi devono por fine al “terrorismo”. Inizio febbraio a Londra durante un summit internazionale (assente Israele) con la promessa di aiuti ai palestinesi vengono ribaditi gli stessi principi. Un attentato palestinese a Tel Aviv fa 4 morti.  La costruzione del “muro” continua. In Libano in un attentato muore Hariri ex primo ministro. Israele e USA puntano il dito sulla Siria e sull’Iran. Condoleza Rice afferma che l’esistenza di una parte delle colonie israeliane in Cisgiordania sarà parte integrante di una  futura trattativa con i palestinesi. Abu Mazen ribadisce che tutte le colonie sono illegali. La lega araba ribadisce la proposta “pace sui confini del ‘67+ ritorno dei profughi e Gerusalemme capitale”. Il pres. USA Bush afferma che lo smantellamento delle colonie maggiori è irrealistico. Aprile : malgrado la tregua gli israeliani uccidono 3 giovani palestinesi a Rafah e un dirigente palestinese a Gaza. La resistenza palestinese lancia senza esito alcune decine di razzi sulle colonie israeliane e minaccia di rompere la tregua. Abu Mazen, sempre più considerato incapace di mantenere a freno le aspirazioni palestinesi, protesta vivamente. Sharon ottiene dalla Knesset il nullaosta allo smantellamento delle colonie della striscia di Gaza : i coloni saranno istallati in Cisgiordania e nel Negev. Ancora una volta Bush accoglie Sharon da amico. Fallisce un tentativo dei coloni sionisti di invadere provocatoriamente la spianata delle moschee, nella circostanza la polizia arresta 40……palestinesi. L’esercito siriano lascia definitivamente il Libano e rientra in Siria.
Continua da parte israeliana la costruzione del “muro”, le confische di terre, le distruzioni di case palestinesi, gli arresti e le uccisioni mirate. In agosto l’esercito e la polizia israeliana scacciano i coloni della striscia di Gaza e di alcune colonie della CG che oppongono una resistenza “teatrale”, tuttavia un colono uccide 4 palestinesi in un bus in Israele e un altro uccide tre operai palestinesi in Cisgiordania. Per la prima volta Sharon parla ufficialmente di “terrorismo ebraico”. Le case abbandonate dai coloni di Gaza vengono distrutte: ai palestinesi gli israeliani lasciano terra bruciata. La resistenza palestinese rispetta la tregua ma non disarma. Solo un piccolo gruppo di combattenti continua a lanciare razzi sugli insediamenti israeliani. 25 agosto a Tulkarem un’unità israeliana banalizzata uccide 5 palestinesi in un bar. A metà settembre Israele completa il ritiro dalla striscia di Gaza. Rimangono intatte solo le sinagoge che, come voleva Sharon, la folla palestinese distrugge immediatamente sotto i riflettori dei media internazionali. Israele mantiene un ferreo controllo dei cieli, del mare e dei confini. Gli egiziani controllano il confine con l’Egitto ma in base a rigorose prescrizioni israeliane. Settembre : gli israeliani creano una banda di sicurezza in territorio palestinese larga 200 m lungo il muro di confine della striscia di Gaza, demolendo tutto quello che vi si trova. Nella striscia di Gaza si scoprono diverse discariche abusive di materiale altamente inquinante lasciate dagli israeliani. Secondo testimoni fino all’ultimo giorno dell’occupazione anche l’esercito israeliano ha sotterrato materiale non identificato nella striscia di Gaza. Risultano inoltre evidenti i danni e l’inquinamento causati dalle acque luride che le colonie israeliane scaricavano sulle terre dei palestinesi, il tutto con grave pericolo di inquinamento della falda freatica. A quanto sopra si aggiunge il materiale non identificato (ma probabilmente scorie radioattive di Dimona) che è stato seppellito dagli israeliani al confine con la striscia di Gaza. Non è da escludere che i coloni di Gaza siano stati evacuati anche a causa dell’incombente pericolosità dell’acqua. Gli scontri armati a Gaza tra Hamas e la polizia palestinese fanno diversi morti e feriti. Gli israeliani continuano le incursioni nella striscia e in Cisgiordania. Il presidente Iraniano afferma che Israele deve essere cancellato dalla carta geografica. Novembre : si apre un passaggio doganale tra la striscia di Gaza e l’Egitto. Il passaggio è supervisato da ispettori europei e videosorvegliato dagli israeliani. Betlemme è completamente asserragliata, inoltre gli israeliani istituiscono un posto di blocco permanente sull’unico accesso a Betlemme per soffocarne l’economia basata sui pellegrini. Sharon lascia il Likud e assieme a Peres fonda un nuovo partito. Si prevedono elezioni anticipate. A Natanya un attentato suicida palestinese fa 5 morti. Israele annuncia una rappresaglia di un mese. Israele annuncia un piano per militarizzare e confiscare praticamente tutta la valle del Giordano (oltre 2000 km2) da cui i residenti (per la maggior parte beduini) sono in via di espulsione. Il quartetto EU, USA, Russia, ONU cassettizza vergognosamente il rapporto della sua commissione d’inchiesta sulla situazione nei territori occupati. Novembre : Hamas stravince le elezioni comunali. Israele si oppone alla partecipazione di Hamas alle elezioni generali di gennaio e annuncia di voler impedire il voto dei palestinesi a Gerusalemme. Sharon ha autorizzato la creazione di una fascia di sicurezza a nord della striscia di Gaza. Le incursioni, arresti, omicidi, distruzioni, ecc. continuano.