2004 - Un ministro israeliano smentisce la notizia di un’estensione delle colonie sioniste sul Golan. Un giornale israeliano pubblica una statistica secondo cui oggi in Palestina ci sarebbero circa 5,4 mio ebrei e altrettanti non ebrei. Con questo incremento demografico nel 2020 ci saranno circa 2 mio di non ebrei in più. Questa evoluzione potrebbero spingere gli ebrei a separarsi dai non ebrei con un regime di appartheid.   Lo storico sionista Benny Morris scandalizza il mondo ritracciando la  pulizia etnica dal 1948 in avanti e evidenziando le responsabilità di Ben Gurion accusato “di non aver approfittato dell’occasione per espellere tutti i palestinesi”. 
Lo Hezbollah libanese libera 1 israeliano e Israele libera 400 palestinesi (in fine pena) e alcune decine tra libanesi e arabi. Lo scambio genera acerbe discussioni in Israele (anche a causa di un attentato suicida palestinese in Israele -10 morti - in risposta a una sanguinosa incursione israeliana a Gaza) e gioia in Libano.
Sharon è nuovamente sotto inchiesta per corruzione. Israele e altre nazioni contestano la competenza del tribunale internazionale dell’Aia di verificare la legittimità del muro come richiesto dall’ONU. Israele invia all’Aia la carcassa di un bus squarciato dall’esplosione di un attentatore suicida palestinese. In febbraio l’esercito israeliano assalta 4 banche palestinesi e preleva svariati milioni di shekel che secondo gli israeliani sarebbero serviti a finanziare il terrorismo. Ufficiali israeliani affermano che i palestinesi hanno il terrorismo nel loro DNA. Continua la costruzione della separazione / muro attorno alla Cisgiordania, anche se un tribunale israeliano ha ordinato la temporanea sospensione dei lavori nella zona di Gerusalemme e Sharon ne abbia leggermente rettificato il tracciato. Lunedì 22.03 : un missile sparato da un elicottero israeliano uccide Ahmed Yassin capo spirituale di Hamas. Assieme a Yassin, motuleso, sono stati uccisi suo figlio e sette accompagnatori. Dura la condanna internazionale e dei paesi arabi : l’Egitto sospende la partecipazione ai festeggiamenti per il 25. anniversario degli accordi di pace. Sharon in visita negli USA riceve da Busch il nullaosta per la sua politica di annessioni territoriali nei territori occupati compensata solo dallo smantellamento di pochi insediamenti minori. La comunità internazionale disapprova. In aprile un missile sparato da un elicottero israeliano uccide Abdelaziz al Rantissi (successore di Yassin alla testa di Hamas) , il figlio e alcuni accompagnatori. Gli Usa tacciono mentre la comunità internazionale disapprova. Sharon si reca da Bush che approva la politica israeliana nei confronti dei palestinesi, incluso il muro. Per aver organizzato degli attentati antiisraeliani Al Barghouti è condannato da una corte israeliana a imprigionamento a vita. La stessa corte individua tra i mandanti anche Arafat. Durante un’operazione a Gaza la guerriglia palestinese uccide 13 israeliani. Gli israeliani invadono Rafah in forze e uccidono più di 40 palestinesi (la maggioroparte civili) e distruggono centinaia di case (migliaia i senzatetto) allo scopo di creare una striscia di separazione lungo il confine egiziano.  L’ONU condanna-USA astenuti. All’aeroporto di Tel Aviv, dopo un lungo e umiliante interrogatorio, Isaele respinge vari osservatori e operatori di ONG tra cui lo svizzero Mathias Schneebli. 10 organizzazioni palestinesi respingono il progetto di affidare a forze egiziane il mantenimento dell’ordine a Gaza dopo il prospettato ritiro israeliano.
Malgrado le proteste internazionali il “muro” arriva a Ariel, grande città israeliana nel cuore della Cisgiordania. Un sondaggio rileva che il 55 % degli israeliani è favorevole all’espulsione degli arabi israeliani (circa 2 mio, 20 % della popolazione di Israele). Baradei, capo dell’agenzia internazionale dell’energia atomica visita Israele: non gli è consentito di ispezionare i siti atomici né di incontrare personalità del ramo. Inoltre Israele non conferma né smentisce il possesso di ordigni atomici e si rifiuta ancora di sottoscrivere il trattato internazionale di non proliferazione delle armi nucleari. L’alta corte di giustizia israeliana obbliga il governo israeliano a modificare circa 30 km del tracciato del muro la cui costruzione continua in modo accelerato parallelamente alle incursioni dell’esercito israeliano nei territori occupati con il solito corollario di morti e distruzioni. 9.07.2004 : la corte internazionale dell’Aia, rispondendo a una specifica richiesta dell’ONU, dichiara illegale il muro di separazione costruito da Israele. Luglio : la Nuova Zelanda interrompe i rapporti diplomatici con Israele a causa della sentenza dell’Aia e del caso dei passaporti Neozelandesi falsi di due agenti del Mossad. Negli USA si scopre che un segretario del ministro della difesa passava informazioni segrete a Israele. Settembre : 2 attentati sui bus di Bersheva fanno 15 morti. Le incursioni israeliane a Gaza e Cisgiordania fanno quotidianamente 3-4 morti e molte distruzioni. Il programma di Sharon di smantellare le colonie di Gaza e spostare i coloni in Cisgiordania incontra forti resistenze tra i coloni e i partiti di destra compreso lo stesso Likoud. Una delegazione di parlamentari svizzeri, dopo aver visitato la Cisgiordania  e Gaza, dichiara che Israele sta scientemente impedendo la creazione di uno stato palestinese. Inizio ottobre : i palestinesi uccidono tre israeliani e nella striscia di Gaza e due bambini israeliani con un tiro di razzi Kassam. In settembre l’esercito israeliano entra nella striscia e in tre settimane uccide 130 palestinesi (di cui circa 20 bambini) e distrugge un centinaio di case + coltivazioni e infrastrutture. Con l’ennesimo veto gli USA bloccano una risoluzione di condanna di Israele da parte del consiglio di sicurezza dell’ONU. 
Negli USA Bush e lo sfidante Kerry si limitano a citare la sicurezza di Israele.
Dov Weisglass, consigliere di Sharon, ammette che il ritiro da Gaza è solo una manovra diversiva per impedire la creazione di uno stato palestinese : per i palestinesi niente trattative e niente autodeterminazione. A Gerusalemme coloni sionisti attaccano i fedeli cristiani in processione malmenandone diversi. Dall’inizio della seconda intifada solo a Rafah l’esercito israeliano ha distrutto 1500 case + molte infrastrutture e coltivazioni. Le distruzioni hanno lasciato 10'000 persone senza tetto; la corte suprema israeliana chiede spiegazioni all’esercito israeliano per questa violazione dei diritti umani. La Knesset vota il ritiro da Gaza. USA e Francia premono sulla Siria affinché lasci il Libano e per lo smantellamento delle milizie, incluse quelle palestinesi.
Fine novembre : Yassir Arafat è ricoverato in un ospedale francese dove muore l’ 11 novembre 2004. Sharon conferma che Arafat non potrà essere sepolto a Gerusalemme. I solenni funerali di Arafat si fanno a Il Cairo e la salma verrà deposta in un mausoleo a Ramallah. Un triunvirato sostituisce Arafat e deve organizzare nuove elezioni. Si specula sui motivi della morte di Arafat. Il riconfermato presidente degli USA Bush e Tony Blair esternano la volontà di creare uno stato palestinese.
Novembre:la stampa internazionale rivela che circa 1000 israeliani combattono in Irak con le truppe USA. L’obiettivo di Israele è di costruire un oleodotto che dall’Irak, attraverso il Kurdistan e la Giordania, arrivi al porto di Haifa. A Roma i docenti di una scuola ebraica impediscono a un gruppo di ragazzi palestinesi di recarsi a un  ricevimento del vicesindaco. Marouane Bargouti, prigioniero in Israele, ritira la sua candidatura alle presidenziali. Al Cairo muore il fratello di Y.Arafat, dirigente della mezzaluna palestinese. Dicembre: a Rafah la resistenza palestinese uccide una mezza dozzina di soldati israeliani e l’esercito israeliano uccide una dozzina di palestinesi.