1998 - L’esercito israeliano si ritira dal Libano del Sud tranne che da alcuni piccoli territori (Sheba) di grande valore economico lungo il confine.
Muore il presidente siriano Hafez El Assad . Gli succede il figlio Bachar.
Negoziati di Camp David tra il presidente USA Clinton, Arafat e Barak.
M. Katsaw del Likoud ( destra ) è il nuovo presidente di Israele.
Il capo del partito israeliano di destra Likoud si reca provocatoriamente sulla spianata delle moschee a Gerusalemme provocando i primi scontri e i primi morti : è l’inizio di una lunga crisi. Riprende l’Intifada palestinese.
A Charm El-Cheikh israeliani e palestinesi si accordano sulla fine delle violenze
e sulla ripresa delle trattative di pace che però non hanno riscontro sul terreno.
Il summit arabo condanna Israele e chiede un intervento dell’ONU.
L’ONU condanna Israele per eccessivo uso della violenza.
Barak e Arafat interrompono il processo di pace malgrado i disperati tentativi del presidente USA Clinton di riattivarlo con proposte inconsistenti.
Israele reprime manu militari la rivolta palestinese sparando deliberatamente ai bambini: circa 400 morti palestinesi, 60 morti israeliani, 16000 feriti di cui molti gravi da parte palestinese, blocco dei territori e chiusura dell’aeroporto di Gaza, ecc.

2001 - Continua l’intifada con altri morti. Netaniahu dichiara “morti” gli accordi di Oslo.
Le trattative proseguono lentamente. Il fascistoide Sharon è eletto primo ministro.
14 febbraio: un autista palestinese uccide 8 israeliani. I territori sono di nuovo chiusi. Gli scontri a fuoco tra palestinesi e israeliani si moltiplicano. Gli israeliani assassinano due dirigenti palestinesi. Continuano gli attentati anti israeliani e tiri verso gli insediamenti sionisti ad opera di palestinesi. Sharon risponde con aerei e navi da guerra, carri armati, elicotteri e esercito che invadono l’area sotto controllo dell’autorità palestinesi in violazione degli accordi di Oslo. Ogni giorno gli israeliani uccidono una mezza dozzina di palestinesi. Sharon ignora ogni appello alla cessazione delle ostilità attribuendo la responsabilità del conflitto a Arafat e affermando il diritto di Israele di fondare nuovi insediamenti nei territori occupati e di ingrandire quelli esistenti. La lega Araba chiama al boicotto di Israele. Il neopresidente USA Bush brontola ma non molla l’alleato. Dal Libano gli Etzbollah lanciano nuovamente attacchi a Israele che minaccia ritorsioni in Libano e Siria.
Il 23.5.2001 Arafat è ricevuto ufficialmente dal presidente francese Chirac; nelle vicinanze ebrei e filo sionisti organizzano una manifestazione al grido di “Arafat terrorista”, fatto che la dice lunga sulla mentalità dei sionisti e sulle loro intenzioni nei confronti dei palestinesi e dell’opinione internazionale. Il presidente Bush invia sul posto il ministro Powell. L’amministrazione USA redige il “rapporto Mitchell” che dovrebbe costituire la base per una tregua in vista della ripresa delle trattative ( intanto il tempo passa …), il governo Sharon vara la sua politica di eliminazione fisica degli attivisti palestinesi…. L’Europa si preoccupa…
11.9.2001 Terroristi arabi abbattono le torri del World Trade Center di New York e colpiscono il Pentagono. Gli USA scatenano una caccia ai terroristi a livello mondiale e in Afganistan in particolare. Sharon, additando i palestinesi come terroristi, si sente autorizzato a rafforzare la repressione …. Con il pretesto della sicurezza Bush vara leggi speciali che autorizzano gli USA a colpire chi, quando e come vogliono negli USA e nel resto del mondo …

2002 - I palestinesi effettuano vari attentati suicidi che costano la vita a circa 120 israeliani, parte dei quali militari in servizio. Dopo che Sharon ha respinto il ragionevole piano di pace saudita pure approvato dalla Lega araba, col pretesto di combattere il terrorismo palestinese equiparato a Al Quaeda, l’esercito di Israele invade i territori dell’autonomia palestinese e uccide centinaia di palestinesi e ne ferisce migliaia, opera enormi distruzioni (per es. Jenin :1 Km2 ridotto in macerie, l’aeroporto di Gaza, il porto di Gaza, tutti gli edifici pubblici e centinaia di edifici privati, infrastrutture di ogni genere come TV , canalizzazioni, reti informatiche, archivi, ecc) tiene prigioniero Arafat nel suo ufficio a più riprese per settimane, assedia la chiesa della natività e rifiuta una commissione d’inchiesta dell’ONU.
A Beirut i servizi segreti israeliani assassinano J.Jibril figlio del capo del FPLP e in agosto in Cisgiordania il fratello del capo del FPLP.
In maggio il Likoud e lo stesso Sharon si sono espressi contro la creazione di uno stato palestinese. In giugno 2002 Israele ha dato avvio ai lavori di costruzione di un muro per separare fisicamente i territori palestinesi da Israele, separazione che segue quella già realizzata qualche anno fa attorno alla striscia di Gaza e che di fatto ha trasformato questo territorio in un ghetto. Sharon interrompe i colloqui di pace che si svolgevano a Roma tra alti esponenti palestinesi e israeliani. L’esercito israeliano arresta Bargouti , capo storico di Hamas : viene torturato e processato per omicidio e terrorismo. Tre israeliani d’origine palestinese, parenti di combattenti palestinesi, vengono deportati verso Gaza e viene loro tolta la nazionalità israeliana.
Nel frattempo i palestinesi sono stati sottosti al coprifuoco per settimane il che ha impedito loro di effettuare i raccolti che così sono andati persi. Nei territori palestinesi per varie settimane è persino stata proibita la circolazione dei veicoli.
Dall’inizio della II. intifada gli israeliani anno fondato 36 nuove colonie nei territori occupati (8 nei primi mesi del 2002), ucciso circa 1600 palestinesi di cui circa 200 bambini, e ferito circa 30'000 palestinesi di cui molti rimarranno andicappati a vita.
Nello stesso periodo i palestinesi hanno ucciso circa 550 israeliani molti dei quali erano militari in divisa. Non si contano le distruzioni e le confische operate dalle truppe israeliane.
Il governo americano di George Bush intraprende una campagna contro l’Irak. Israele si riconferma un alleato fedele ma potrebbe approfittare dell’eventuale guerra per attaccare i palestinesi. Sharon impedisce a Arafat di recarsi a Betlemme a Natale.
Gli israeliani danno avvio alla costruzione del grande muro di separazione tra Israele e i territori palestinesi. La posizione del muro stesso e della annessa fascia di sicurezza si estendono ampiamente su e nel territorio palestinese.
In Israele emergono imbarazzanti fatti di corruzione che coinvolgono i partiti di governo. La corte suprema conferma le condanne ai circa 500 renitenti che si rifiutavano di servire nei territori occupati.