Afghanistan
Disperazione, estrema povertà, violenza, paura, fame … essere testimoni di una brutale tragedia che divora la vita di milioni di persone, non è facile. Non importa chi sei e quale sia la tua esperienza. 01La dimensione della tragedia è così grande che ti colpisce in pieno petto e ti toglie il fiato. In questi momenti resistere alla disperazione e alla rabbia non è facile. L'estrema povertà, l'impatto del Covid-19, gli effetti del cambiamento climatico e le turbolenze politiche bruciano inesorabilmente le vite di milioni di persone in silenzio, nascoste all’opinione pubblica mondiale.
Le strade polverose ci portano in un quartiere al margine della città, nei confini tra Afghanistan e Iran. La mattina c’è stata una tempesta di sabbia, caldo e polvere rendono l’aria pesante e poco respirabile. Scavalchiamo a piedi una collina brulla, troviamo un mucchio di case fatiscenti ammucchiate sull’altra parte della collina.
Una giovane donna afghana e i suoi 3 bambini ci guidano alla loro “casa”. Una baracca, composta da 2 stanze, in cui vivono 3 famiglie.
Rada, i genitori sono deceduti, il marito è scomparso, probabilmente ucciso. Non sa bene quanti anni ha, non possiede nessun documento, forse tra i 20 e 25 anni, madre di 6 bambini. È cieca da un occhio, per mancanza di cure mediche. 3 dei suoi bambini sono seduti affianco di un serbatoio di acqua, intimoriti dalla nostra presenza. La più piccola è aggrappata alla mamma e l’altra gironzola intorno a noi. La più grande non c’è. Rada, molto probabilmente, si è sposata quando aveva tra 11 e 14 anni.
Il pavimento della stanza in cui vivono è coperto da vecchie coperte. Tutto l’avere della famiglia è radunato in due piccoli fagotti in un angolo della stanza. Non c’è nulla altro nella stanza. Il piccolo serbatoio d’acqua esterno, fornito da un donatore, contiene il fabbisogno di tutte e tre le famiglie. In un angolo buio c’è una piccola cucina dove le tre famiglie preparano da mangiare.
I bambini non vanno a scuola, la famiglia non può sostenere le spese. Vivono con sporadici aiuti delle organizzazioni della società civile. Il rifugio è stato offerto loro dalla famiglia che vive nell’altra stanza. Una coppia con due bambini, l’uomo lavora come manovale a giornata e la signora per guadagnare qualcosa lava vestiti a mano, infatti ha la mano fasciata. Il detersivo di poca qualità ha consumato la pelle della mano. Ecco dove la solidarietà prende il suo significato.03
A telecamera spenta, ci è voluta tutta la nostra abilità di formatori esperti per giocare con i bambini e strappare loro un sorriso.
Questo è solo un esempio delle decine di casi che abbiamo visitato in una missione difficilissima. La dimensione della tragedia in corso è molto più grande da poterla descrivere in poche righe. Eravamo andati per portare i nostri pochi aiuti e tentare di costruire un progetto a sostegno della scolarizzazione dei bambini, abbiamo trovato una perpetua lotta quotidiana per la sopravvivenza. La povertà, in alcuni casi, diventa cosi acuta che costringe famiglie numerose a vendere un bambino per salvarne altri, ai trafficanti senza scrupoli.
Secondo i dati dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA) oltre 24,4 milioni di persone necessitano di assistenza umanitaria per sopravvivere. La metà della popolazione affronta la fame acuta, incluse 9 milioni di persone a un passo dalla carestia. La malnutrizione è in aumento, 3 milioni di bambini sotto i cinque anni soffrono di malnutrizione e 1 milione di questi bambini rischia di morire. 3,4 milioni di sfollati in Afghanistan a dicembre 2021. Più di cinque milioni di afgani sono rifugiati fuori dal Paese; di questi, il 90% è ospitato in Pakistan e Iran.
L’Iran ospita attualmente il più grande e prolungato numero di rifugiati, la maggior parte dei quali sono rifugiati afgani.
Il flusso degli Afgani che fuggono verso l’Iran continua inesorabilmente. Moltissime famiglie, uomini, donne, bambini trovano il modo di passare illegalmente i confini dello Stato camminando, a volte settimane, per raggiungere il bordo delle città iraniane di confine. Si stima che tra 500 mila a 1 milione di Afghani abbiano trovato rifugio in Iran dall’agosto 2021. Alcune fonti ufficiose parlano della presenza di 5 milioni di Afgani in Iran.
I rifugiati afghani legali in Iran sono soggetti alle “politiche progressiste e inclusive del governo iraniano, i rifugiati hanno avuto accesso a opportunità di05 istruzione, salute e mezzi di sussistenza, e si stima che il 96% dei rifugiati viva in città, paesi e villaggi fianco a fianco con la comunità ospitante iraniana (fonte:UNCHR)”. L’Iran consente ai bambini afgani di frequentare la scuola pubblica, siano essi rifugiati registrati o privi di documenti. Il Consiglio dei guardiani dell'Iran ha adottato un emendamento legale che consente alle donne iraniane sposate con afghani di trasmettere la loro nazionalità alla prole.
Ma è diverso per coloro che non sono in possesso dei documenti. Senza documenti essi non possono lavorare e ricevere mezzi di sussistenza e servizi sanitari gratuiti. Inoltre se vengono individuati dalla polizia possono essere rimandati forzatamente nel loro paese. Pur se l’amministrazione iraniana ha un livello di flessibilità tuttavia sta aumentando il numero delle persone rimandate in Afghanistan. Recentemente il governo Iraniano ha dato inizio al censimento dei cittadini afghani irregolari per la concessione di un visto temporaneo, una specie di sanatoria.
Centinaia di migliaia di famiglie trovano rifugio nei quartieri poveri di grandi città. Il notevole numero di presenze dei rifugiati afghani causa tensioni sociali specialmente nelle città di confine.
Gli americani e i loro alleati hanno lasciato dietro di sé una delle peggiori crisi umanitarie dei nostri tempi che si consuma in silenzio. Tutto sembra una punizione collettiva imposta ad un popolo fiero che malgrado tutto ancora combatte per la sua sopravvivenza.

Giugno 2022
Farshid Nourai