Il progetto ha come obiettivo di migliorare le condizioni di vita sociali, economiche e abitative di bambini e giovani palestinesi di ritorno nel Campo profughi di Nahr el-Bared, teatro della guerra dell'estate scorsa tra l'esercito libanese ed i miliziani di Fatah al-Islam, un gruppo islamico ritenuto vicino ad Al Qaeda.
Nel 2007, è scoppiato un combattimento tra l'esercito libanese e il gruppo di militanti Fatah al-Islam nel campo profughi palestinesi di Nahr al-Bared, nel Libano del Nord. La battaglia, durata tutta l'estate, si era conclusa nel settembre del 2007 e il campo era totalmente distrutto. Tra le conseguenze più drammatiche l’abbandono del campo profughi di Nahr el-Bared da parte di circa 6.500 famiglie, la maggior parte delle quali ha trovato rifugio nel vicino campo profughi di Beddawi.
Dopo molti ritardi, il nucleo centrale del campo, sotto mandato ONU – il cosiddetto “campo vecchio” è stato nel frattempo sgomberato da circa 600.000 metri di macerie. Tuttavia, la ricostruzione non è iniziata e i residenti non possono accedere al campo vecchio, il cui accesso è controllato dall'esercito libanese, e i rifugiati spostati sono sempre più risentiti.
Una parte del campo di Nahr el-Bared è stata recentemente riaperta per permettere alle famiglie di potere fare ritorno alle proprie case, se ancora esistenti. Ma il rientro è ostacolato da numerose difficoltà, dato il livello di devastazione degli edifici e delle infrastrutture del campo.
La ricostruzione completa del campo profughi richiederà enormi sforzi economici e lunghi tempi di realizzazione. E’ però possibile sostenere in questa fase iniziale le famiglie che hanno scelto di tornare a vivere a Nahr el-Bared e le cui case richiedono soltanto lavori di manutenzione e riabilitazione.
Riteniamo che la società civile e le ONG in particolare possano aiutare a superare alcune difficoltà sociali e psicologiche nel processo traumatico di riappropriazione della propria vita da parte di queste famiglie. Da qui comincia il nostro sostegno di “Palestinian Children and Youth iniziative (PYCI)” nel campo profughi di Nahr el-Bared",
Il centro di PYCI lavora con i bambini delle famiglie che sono tornate alle proprie abitazioni, solo parzialmente distrutte, presso il campo profughi di Nahr el-Bared che al momento vivono in alloggi di fortuna. Tali famiglie sono al momento impegnate nelle attività di ricostruzione delle proprie case, con notevoli difficoltà economiche da affrontare.